Detrazioni Fiscali


Come funziona
la detrazione fiscale 65%
per lavori di Insufflaggio Certificato

Come funziona

La detrazione fiscale 65% o Ecobonus per lavori di Insufflaggio Certificato, è una detrazione dell’imposta lorda (sia IRPEF che IRES) del 65% per le singole unità immobiliari, e fino al 75% per le parti comuni dei condomini, delle spese sostenute per interventi di Insufflaggio Certificato. Le percentuali di detrazione citate sono anche riportate nel sito della Agenzia delle Entrate.
1Persone Fisiche
Per i contribuenti “persone fisiche” non titolari di reddito d’impresa, si intendono:
-persone fisiche;
-enti non commerciali;
-esercenti arti e professioni.
Per questi soggetti possono essere inserite nella richiesta di Ecobonus tutte le spese, relative ai lavori di Insufflaggio Certificato, pagate mediante bonifico bancario o postale entro il 31 dicembre. Nel bonifico, come si vedrà anche più avanti con un esempio, vanno indicati:
-la causale del versamento;
-il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
-il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è eseguito il bonifico.
2Titolari di Reddito d'Impresa
-Per i soggetti titolari di reddito d’impresa, per i quali i lavori ineriscono all’esercizio dell’attività commerciale, la detrazione è riconosciuta in relazione alle spese imputabili ai vari periodi d’imposta, fino a quello in corso al 31 dicembre. I contribuenti titolari di reddito di impresa sono esonerati dall’obbligo di pagamento mediante bonifico bancario o postale.
-In tutti i casi sopraelencati sui bonifici versati alle imprese che hanno realizzato gli interventi viene operata una ritenuta d’acconto dell’8%.
3I documenti da conservare per la detrazione fiscale 65% per lavori di Insufflaggio Certificato
Tutti i soggetti che intendono avvalersi del beneficio devono conservare la seguente documentazione:
-il certificato di asseverazione redatto da un tecnico abilitato;
-l’attestato di qualificazione o certificazione/prestazione energetica (ove richiesto);
-la ricevuta di invio tramite internet (o per raccomandata postale) dell’attestato di qualificazione o certificazione/prestazione energetica;
-la ricevuta del bonifico bancario o postale (i soggetti non titolari di reddito d’impresa);
-le fatture e le ricevute fiscali che comprovano le spese sostenute.
4Cumulabilità con le altre agevolazioni per la detrazione fiscale 65% per lavori di Insufflaggio Certificato
La detrazione fiscale del 65%, o Ecobonus per lavori di Insufflaggio Certificato, secondo la Legge di Bilancio 2019 non è cumulabile con altre agevolazioni previste per gli stessi interventi (come, ad esempio, la detrazione del 50% per il recupero del patrimonio edilizio). Nel caso in cui gli interventi realizzati rientrino sia nelle agevolazioni per il risparmio energetico sia in quelle per le ristrutturazioni edilizie, il contribuente potrà scegliere solo uno dei due benefici fiscali. Il beneficio fiscale è tuttavia compatibile con altre agevolazioni non fiscali (contributi e finanziamenti) per il risparmio energetico.

Come fare un bonifico per la detrazione fiscale 65% per lavori di Insufflaggio Certificato

1Chi deve effettuare il bonifico?
Per accedere alle detrazioni fiscali del 65% è necessario il pagamento tramite bonifico (bancario o postale), con i dati richiesti dalla legge. Lo deve seguire il contribuente (ed eventualmente i familiari conviventi) che vorrà poi beneficiare della detrazione fiscale.
2Come va effettuato?
Per effettuare il bonifico va utilizzato un apposito modulo che banche e poste predispongono allo scopo. Attenzione non va eseguito un bonifico “ordinario”. Oggigiorno molti istituti consentono di effettuare questi bonifici anche on-line; in tal caso occorre utilizzare l’apposita sezione spesso denominata “bonifico per agevolazioni fiscali” o simili.
3Come compilare il bonifico e quali dati inserire?
Le informazioni che raccomandiamo di inserire per effettuare il bonifico sono le seguenti:
-causale con riferimento esplicito alla tipologia di pagamento (ad esempio anticipo, saldo, etc.);
-data e numero di fattura corrispondente (o ricevuta);
-codice fiscale di chi effettua il pagamento (anche più di un soggetto);
-partita IVA (o il codice fiscale) di chi riceve il pagamento;
-intestazione di chi riceve il pagamento.
4Quando non è necessario effettuare il bonifico?
Non vi è l’obbligo di bonifico per i pagamenti (che comunque godono dell’agevolazione fiscale) effettuati a soggetti non tenuti alle disposizioni del D.P.R. 633/1972. Si tratta, in particolare, di pagamenti che possono essere effettuati ad amministrazioni pubbliche, riguardanti ad esempio:
-gli oneri di urbanizzazione relativi alle opere eseguite, l’imposta di bollo e i diritti pagati per i permessi di costruire;
-le ritenute di acconto operate sui compensi: esse non risulteranno nel bonifico, ma saranno riportate solo sulla fattura;
-le spese sostenute per il personale dall’imprenditore edile che fa un intervento a casa propria.
-L’utilizzo risulterà comunque dalla contabilità tenuta dall’imprenditore stesso.
5Facciamo un ESEMPIO concreto!
Non esiste una “formula magica” o una causale precompilata, anche se utilizzando i moduli prestampati appositi che le banche e le Poste mettono a disposizione, è difficile che il bonifico non venga codificato correttamente. Occorre, ovviamente, quando si compila il bonifico, barrare la casella corretta relativa alla Detrazione 65%. Nella causale non è obbligatorio inserire i riferimenti normativi, anche se è preferibile farlo. E allora, in questi casi, una possibile causale corretta potrebbe essere la seguente: “Lavori di riqualificazione energetica. Detrazione 65%, ai sensi dell’art. 1, commi 344-347, legge 27 dicembre 2006, n. 296. Pagamento della fattura n. XY del giorno/mese/anno”.